Lo abbiamo chiesto alla biologa nutrizionista Martina Giacobbi in occasione della passata giornata mondiale dell’alimentazione.
Dr.ssa Martina ci parli del ruolo dell’acqua per l’ essere umano.
L’acqua risulta essere la componente predominante dell’organismo umano, rappresentando circa il 60% del peso in un individuo adulto, quantitativamente parlando.
L’acqua all’interno del nostro corpo prende il nome di Total Body Water (TBW) ed è una componente facilmente misurabile attraverso la bioimpedenziometria (BIA), anche perché presenta variazioni importanti che sono la risultante del nostro stile di vita e ci mostra quindi con rapidità come le modifiche che attuiamo nella vita quotidiana influiscono positivamente o negativamente nella composizione corporea.
Il fabbisogno di acqua varia molto da individuo a individuo, e dipende principalmente dalla composizione della dieta e dall’attività fisica effettuata.
Ma quali sono le fonti di acqua che influiscono sulla TBW?
Abbiamo l’acqua introdotta con gli alimenti e con le bevande che viene poi assorbita a livello intestinale ma si deve considerare anche l’acqua metabolicamente prodotta, ovvero l’acqua che viene prodotta con la respirazione cellulare. Uno dei meccanismi più importanti nel nostro corpo implicato nella produzione di energia, influenzato sicuramente dai carboidrati in quanto sono i macronutrienti coinvolti primariamente nella produzione di energia.
Invece le perdite di acqua?
Le perdite fisiologiche di acqua da parte dell’organismo sono dovute soprattutto alla respirazione e traspirazione, produzione di urine e feci. Oltre queste, sia l’attività fisica e che gli stati patologici, risultano essere fattori di escrezione non da sottovalutare.
Quali sono i fattori che influiscono sulla percentuale di acqua presente nel nostro corpo?
Sicuramente l’età: la percentuale risulta essere fisiologicamente maggiore durante il periodo infantile. Alla nascita è circa il77% del peso corporeo e diminuisce progressivamente con l’età. Negli adulti si agira intorno al 60% ed in età avanzata invece si agira intono al 50-55%.
Anche il sesso è importante infatti tendenzialmente le donne presentano un maggior quantitativo di acqua rispetto ai maschi.
Dottoressa, ci ha parlato della bioimpedenziometria. Esiste un collegamento tra massa magra, grassa e liquidi?
Certo. I liquidi variano in base alla percentuale di massa magra(FFM) e grassa (FM) presente. Solitamente i liquidi diminuiscono con l’aumentare dei depositi di grasso, ma non sempre è così, questo collegamento è sempre da valutare e studiare. Diminuiscono anche con la perdita fisiologica di massa magra in particolare muscolare, infatti nell’anziano dove questo processo è normale troviamo una minor percentuale di acqua. Inoltre varia in base alle condizioni patologiche.
Come viene suddivisa l’acqua all’interno del nostro corpo quando andiamo a fare una valutazione corporea?
L’acqua presente all’interno del corpo come abbiamo detto precedentemente viene chiamata TBW, questa però viene suddivisa principalmente in due compartimenti:
Acqua intracellulare (intra cellular fluid: ICW): è composta dai fluidi all’interno delle cellule.
Acqua extracellulare (Extra cellular fluid :ECW): è composta dai fluidi all' esterno delle cellule. E' localizzata principalmente nello spazio interstiziale fra le cellule, all' interno dei vasi sanguigni, nei tessuti linfatici e nel liquido spinale.
Suddivisioni semplificate, in quanto ognuna di esse ne presenta altre al suo interno altre.
Idealmente un maschio adulto di 70 kg dovrebbe avere:
TBW: 42L
ICW: 28 L (2/3 della TBW)
ECW: 14 L (1/3 della TBW)
Questi sono dei valori standardizzati che possono darci una linea da seguire ma ogni caso deve essere attentamente valutato nella sua unicità che rispecchia la sua alimentazione, il suo allenamento ed il suo stile di vita. Anche i cambiamenti che si decidono di fare devono essere riferiti sempre al percorso del paziente interessato.
Ma perché è importante misurare la Total Body Water?
Quando andiamo a valutare la composizione corporea in un soggetto la percentuale di acqua ci mostra subito il livello di idratazione. Quindi potremmo trovare valori di idratazione nella norma, casi di disidratazione e casi di iper-idratazione
L’iper idratazione è spesso correlata a stasi di liquidi, edemi, infiammazione generalizzata e localizzata. Può anche essere il sintomo di un’attività fisica assente, non ideale o non specifica per il soggetto, oltre che un’alimentazione sbilanciata che nel corso del tempo ha portato aduna diminuzione della massa magra con eccesso di adipe e mal funzionamento dei sistemi di passaggio dei liquidi.
I casi di disidratazione solitamente presentano cause simili alla precedente ma in questo caso si dovrà portare attenzione anche al quantitativo di acqua assunta giornalmente. Escludendo fattori patologici, le manifestazioni fisiche saranno visibilmente differenti e nella maggior parte dei casi sempre accompagnate da uno stato infiammatorio generale per l’accumulo di tossine.
Sport e acqua: cosà può dirci?
Bilanci moderatamente negativi di acqua possono risultare gravi per l’organismo.
Nell’attività fisica, l’acqua che viene introdotta giornalmente ed anche in base all’attività fisica: basta una diminuzione della TBW corrispondente al 2% del peso corporeo per alterare la termoregolazione e influire negativamente sul volume plasmatico, limitando l’attività e le capacità fisiche del soggetto in questione.
Si possono avere crampi con una diminuzione del 5%. Dal 7%si possono avere crampi e perdita di coscienza.
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